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LA DIETA MEDITERRANEA È ANTIAGING

Questa è associata ad una bassa mortalità per tutte le cause, contrasta le malattie cronico-degenerative come l’osteoporosi, le malattie cardiovascolari, l’artrosi e la sindrome metabolica.

La dieta mediterranea esercita un miglior controllo della glicemia (bassi livelli di glucosio e di emoglobina glicata) e dell’insulina in parte grazie al consumo di amidi complessi associati ai legumi.

È positivamente associata con la longevità. Studi recenti hanno associato a questo modello nutrizionale il riscontro di una maggiore lunghezza dei telomeri, uno dei biomarker dell’invecchiamento.

I telomeri sono i cappucci protettivi dei cromosomi depositari del nostro DNA. Con l’invecchiamento i telomeri si accorciano esponendo il DNA ad un maggior numero di “incidenti” che causano anomalie nel DNA che possono ripercuotersi sullo stato di salute.

 

BIBLIOGRAFIA
Trichopoulou A. Traditional Mediterranean diet and longevity in the elderly: a review. Public Health Nutr. 2004 Oct;7(7):943-7.
Crous-Bou M et al. Mediterranean diet and telomere length in Nurses’ Health Study: population based cohort study. BMJ. 2014 Dec 2;349:g6674.
Vasto S et al. Mediterranean diet and longevity: an example of nutraceuticals? Curr Vasc Pharmacol. 2014; 12(5):735-8.

Cos’è e come evitare che si formi l’acrilammide

Questi alimenti come pane, biscotti, crackers, cereali per la colazione, cereali soffiati e caffè, che tendono a formare l’acrilammide, sono di largo uso.

 

Non possiamo più mangiare perché tutto ci fa male? No, ma possiamo preparare in casa il nostro cibo abbassando le temperature e evitando di carbonizzare ciò che andiamo a mangiare e compensare questa acrilammide con vitamine, minerali e antiossidanti, mangiando frutta fresca e di stagione e verdura anche cruda.

 

Quando sentiamo notizie allarmanti, dobbiamo informarci e ragionare, ma anche trovare soluzioni concrete senza fare terrorismo psicologico. Una buona fetta di pane non sbruciacchiato non si nega a nessuno!

Fame nervosa e Sindrome premestruale

Mi spiego meglio:

  • Giustificata se per esempio hai fatto tanta attività fisica, hai avuto un dispendio energetico elevato, se hai saltato per esempio la colazione o troppi pasti durante la settimana.
  • Se hai fatto una colazione soltanto a base di carboidrati, soprattutto semplici e quindi dura poco!
  • Se tendi ad avere sbalzi di glicemia e di insulina e quindi diventa una fame poi giustificata da uno squilibrio ormonale.

Oppure ingiustificata, se in realtà hai fatto correttamente tutti i tuoi pasti, ma magari hai mangiato troppo velocemente, e quindi il tuo cervello non ha ancora capito che hai mangiato.

 

Devi anche verificare se la tua fame nervosa è di tipo compensatorio per correggere un umore magari un po’ triste o un po’ malinconico. Quindi in questo caso, ad esempio, potrebbe essere utile fare il dosaggio della serotonina.

Cos’è l’acrilammide?

Questo processo chimico, noto come “reazione di Maillard”, conferisce ai cibi l’aspetto e il sapore di “abbrustolito” che li rende più gustosi. L’acrilammide è stato scoperto per la prima volta nei cibi nel 2002 ed è stato riscontrato in prodotti come patatine, patate fritte, pane, biscotti e caffè. È generato anche da diversi usi industriali non alimentari ed è presente nel fumo di tabacco.

 

La cottura ad alta temperatura, come la frittura, la cottura al forno e alla griglia, è la principale causa della formazione di acrilammide negli alimenti. Anche la lavorazione industriale a temperature superiori a 120°C con scarsa umidità può generare acrilammide.

 

I prodotti fritti a base di patate rappresentano la fonte alimentare più importante di acrilammide per gli adulti, seguiti dal caffè e dai prodotti a base di cereali, come i biscotti e il pane. Alcuni alimenti per l’infanzia, come fette biscottate e biscotti, costituiscono la fonte più importante di acrilammide per i bambini piccoli.

 

L’acrilammide consumata per via orale viene assorbita dal tratto gastrointestinale, si distribuisce a tutti gli organi e viene eliminata dall’organismo attraverso l’urina. 

 

L’EFSA pubblica la sua prima valutazione completa dei rischi derivanti dalla presenza di acrilammide negli alimenti, nella quale gli esperti concludono che la sostanza potenzialmente aumenta il rischio di sviluppare il cancro nei consumatori di tutte le fasce d’età.

 

Per ridurre l’esposizione all’acrilammide, è consigliabile evitare di consumare cibi fritti male o cotti ad alte temperature per lunghi periodi di tempo. È anche importante evitare di bruciare il cibo e di non mangiare cibi che presentano parti bruciate. 

 

Quindi la frittura va evitata sempre e comunque? La risposta è no!

Ecco alcuni consigli sulla cottura dei cibi per mangiare in salute:

  • La frittura a immersione e alla giusta temperatura ha un effetto colagogo (pulizia del fegato e della colecisti) e favorisce la funzione intestinale.
  • Controlla sempre che la temperatura non superi i 170 °C con un termometro da cucina o utilizzando la friggitrice con termostato ma evitare sempre di abbrustolire gli alimenti.
  • Limita l’utilizzo di oli misti tipo semi vari e di arachidi, sono ricchi di acidi grassi pro-infiammatori, ma prediligi olio extravergine di oliva, olio di cocco e il burro chiarificato.
  • La frittura con olio extravergine di oliva è una frittura funzionale che stimola la secrezione della bile, fa quindi svuotare la colecisti e ripulire il fegato e attivare la peristalsi
  • Associare la frittura a verdura cruda e frutta che sono ricche di vitamine e antiossidanti

 

La conoscenza e la comprensione di questi rischi può aiutare le persone a fare scelte alimentari più consapevoli e a proteggere la propria salute.

 

Fonte: https://www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/acrylamide

Ormoni bioidentici

Gli ormoni bioidentici, ovvero chimicamente uguali, e quindi bioidentici, a quelli prodotti fisiologicamente dal nostro corpo, stanno trovando sempre più largo impiego nella medicina anti-aging, nella prevenzione e nella menopausa. 

 

Spesso si parla di ormoni naturali, in realtà non li si può considerare naturali al 100% perché sono ricavati da una matrice naturale di origine vegetale , ma subiscono comunque una trasformazione in laboratorio.

La Endocrine Society li ha definiti come ormoni che possiedono esattamente la stessa struttura chimica e molecolare degli ormoni prodotti dal corpo umano, affermando che qualsiasi ormone può essere reso “bioidentico”.

 

Tali ormoni vengono utilizzati in caso di carenza di ormoni o di gruppi di ormoni, documentata in seguito a esami ormonali specifici. Il loro impiego è infatti strettamente personalizzato in base ai valori ormonali della singola persona.

 

L’obiettivo dell’impiego degli ormoni bioidentici è quello di alleviare i sintomi causati dalla diminuzione fisiologica della produzione di ormoni e ridurre quindi l’incidenza di sintomi e patologie degenerative legate al processo di invecchiamento.

 

Quali sono gli ormoni bioidentici più utilizzati?

 

Tra gli ormoni bioidentici più utilizzati vengono annoverati:

  • gli ormoni sessuali (estradiolo, estriolo, progesterone, DHEA, pregnenolone e testosterone)
  • gli ormoni tiroidei (estratto di tiroide secca suina)
  • gli ormoni pineali (melatonina, metossitriptamina – metabolita della melatonina –, e pinealina – dal metabolismo della melatonina).

 

Sicuramente nella tua vita ti sarà capitato di assumere, o magari assumi, la melatonina: non sapendolo stai già facendo terapia con ormoni bioidentici.

 

Gli ormoni bioidentici che possono essere utili alla donna nella varie fasi della vita sono:

Estrogeni: utili per la pelle, i capelli, la secchezza vaginale e il benessere generale.

 

Gli estrogeni comprendono estrone, estriolo ed estradiolo.

 

Estradiolo ed estriolo vengono talvolta prescritti come BIEST (biestrogeni).

 

I benefici degli estrogeni si possono così riassumere:

 

  • aiutano a ridurre l’incidenza e la progressione dell’osteoporosi e dell’osteopenia
  • aiutano a ridurre i sintomi della menopausa (vampate,
  • sudorazione, insonnia ecc.)
  • aiutano a ridurre la perdita di collagene con miglioramento del tono della pelle
  • rallentano la comparsa di placche aterosclerotiche;
  • riducono l’atrofia urogenitale, migliorando la secchezza vaginale, riducendo l’insorgenza di infezioni correlate all’atrofia
  • hanno un effetto positivo sulla riparazione e sulla resistenza muscolare.

 

Testosterone: l’ormone della libido

 

È l’ormone maschile per eccellenza ma è prodotto anche dalle donne. Il calo fisiologico favorisce la riduzione della libido e della spinta sessuale, nonché la sarcopenia con debolezza muscolare.

 

La somministrazione di testosterone naturale bioidentico nella donna:

 

  • migliora la libido
  • riduce la perdita di muscolo
  • aumenta la forza fisica
  • diminuisce il tessuto adiposo
  • aumenta la densità ossea contrastando osteopenia e osteoporosi
  • migliora la capacità decisionale e la memoria.

 

DHEA: per l’energia vitale e la giovinezza.

 

Il DHEA è il precursore di estrogeno, progesterone e testosterone.

 

Il DHEA favorisce l’aumento dell’energia e della vitalità tanto da essere considerato l’ormone della giovinezza.

Migliora le funzioni cognitive, è utile per il sistema immunitario, favorisce l’aumento della densità ossea.

 

Negli USA non è considerato un farmaco, infatti è venduto come integratore alimentare e non necessita di prescrizione

medica.

 

In Italia dal 2021 è prescrivibile come galenico, dallo specialista, solo per uso topico.

 

Progesterone: considerato l’ormone della felicità

 

Il progesterone è l’ormone femminile che lavora in bilanciamento con gli estrogeni, è infatti insufficiente in caso di dominanza estrogenica ed endometriosi, ma anche nell’irregolarità mestruale.

 

Viene anche chiamato l’ormone della felicità perché di grande aiuto nel migliorare lo stato d’animo e la percezione soggettiva di benessere.

 

Un difetto di progesterone può causare infertilità, ansietà e irritabilità.

 

La carenza di progesterone si può verificare già nella peri-menopausa, ovvero in quella fase che può durare anche qualche anno prima dell’ultima mestruazione. La produzione di estrogeni in questa fase può causare insonnia, ansia, ritenzione idrica, aumento di peso. Si può ovviare a questi disturbi assumendo il progesterone dal 14o al 28o giorno del ciclo, previo consulto e prescrizione medica.

 

I benefici dell’utilizzo dell’ormone bioidentico progesterone sono i seguenti:

  • prevenzione e terapia dell’osteoporosi
  • riduzione dei sintomi premestruali
  • prevenzione oncologica per il tumore al seno
  • riduzione della ritenzione idrica e buona diuresi
  • miglioramento del metabolismo dei grassi
  • buon antidepressivo
  • favorisce la normale funzionalità della tiroide, contrastando l’effetto degli estrogeni.

 

Melatonina: per rigenerarti dormendo.

 

La melatonina induce rilassamento profondo a livello del sistema nervoso ma anche muscolare; questo si traduce in una migliore qualità del sonno. Regolatore dei ritmi circadiani del corpo, quindi anche della secrezione ormonale delle varie ghiandole endocrine che sono legate ai ritmi cronologici (circadiani, circamensili, circannuali), funge quindi un po’ come una sorta di “direttore d’orchestra” delle ghiandole endocrine, per non parlare del fatto che ha un forte potere antiossidante.

 

Esistono studi che hanno dimostrato che la melatonina è in grado di riparare la membrana mitocondriale che col tempo va incontro a una perdita di funzionalità diminuendo il potenziale d’azione tra ambiente endo- ed extra- cellulare. La melatonina, andando a ripristinare le normali funzionalità delle membrane, favorisce nuovamente la produzione di ATP da parte dei mitocondri. In parole semplici ci aiuta a rimanere giovani, vitali, energici.

 

Da non sottovalutare poi il suo ruolo di stimolo sugli osteoblasti, le cellule deputate a formare nuovo osso, quindi è utile per prevenire e trattare l’osteopenia e l’osteoporosi.

 

Come si somministrano gli ormoni bioidentici?

 

Tutti gli ormoni bioidentici necessitano, a eccezione della melatonina, di prescrizione medica specialistica.

 

Importante anche avere accortezze per quanto riguarda il metodo di somministrazione per garantire la massima biodisponibilità.

 

Le vie di somministrazione utilizzate sono:

  • la via transdermica
  • la via sublinguale
  • la via vaginale
  • la via orale.

 

L’idea è quella di favorire il massimo assorbimento e garantire picchi ematici simili a quelli fisiologici degli ormoni prodotti dal nostro corpo.

 

Per accedere alle terapie con ormoni bioidentici è necessario rivolgersi a un medico specialista.

 

Anche se sono di derivazione naturale, sono veri e propri farmaci. È necessaria la prescrizione per la preparazione galenica.

 

Se vuoi approfondire l’argomento degli ormoni bioidentici ti consiglio la lettura del mio libro “Il Reset Ormonale“.

 

Cos’è la stipsi? Cause e consigli

Ciò accade perché, quando nel nostro intestino si accumulano troppe tossine, si ha un rallentamento nella sintesi dei neurotrasmettitori del benessere.

Per questo è importante ottenere una diagnosi accurata per capire la causa della stipsi, che può essere di tipo organico o funzionale.

Le donne tendono a soffrirne di più perché hanno un colon più lungo e più estrogeni, che possono causare un rallentamento del transito intestinale.
Inoltre, la conformazione anatomica femminile, con l’utero che comprime e riduce lo spazio all’interno della cavità addominale, favorisce la stipsi.

Per ottenere benefici è importante bere la giusta quantità di acqua, iniziare la giornata con una tisana alla malva, assumere estratto di sedano a digiuno o prima dei pasti, e mangiare verdura amara saltata in padella con aglio, olio e peperoncino. Anche un fritto a settimana in olio extravergine d’oliva, come pesce, carciofi e patatine, può aiutare a fare le pulizie.

Sindrome gastro-cardiaca

Questo fa sì che il fondo dello stomaco prema sul diaframma che si solleva e a sua volta comprime leggermente il cuore.

Questo determina un iper-stimolazione del nervo vago che risponde producendo adrenalina e noradrenalina.

Questi due ormoni fanno aumentare rispettivamente la frequenza cardiaca e anche la pressione arteriosa, quindi è assolutamente importante ricevere una diagnosi per capire se si ha una problematica cardiologica o semplicemente si sta attivando questo riflesso gastro-cardiaco che da questa sintomatologia in caso di reflusso.

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Le uova fanno aumentare il colesterolo?

Ormai è dimostrato da tantissimi studi scientifici che le uova non fanno aumentare il colesterolo ma ci aiutano ad aumentare il colesterolo HDL che è quello protettivo.

 

Contengono la colina che fa bene al cervello, la vitamina K2 che ci aiuta a tenere pulite le arterie, anche antiossidanti, che fanno bene da un punto di vista cardiovascolare.

 

È vero che un uovo medio contiene circa 180 milligrammi di colesterolo, ma se noi introduciamo degli alimenti che contengono una piccola quantità di colesterolo, il nostro fegato, che è il principale produttore di colesterolo, ne produrrà meno.

 

Il problema del colesterolo alto è legato prevalentemente al fegato, che ne produce troppo, soprattutto se c’è associata anche una disbiosi intestinale.

 

Si è visto infatti che la disbiosi può favorire l’aumento del colesterolo.

Quindi consumiamo le uova in base al nostro gusto, si possono mangiare anche due uova al giorno.

 

Sicuramente vanno limitate, per esempio se ci sono patologie della colecisti in fase acuta, ma ricordatevi che il colesterolo è fondamentale perché è presente in tutte le nostre cellule. Senza colesterolo noi non potremmo vivere.

Friggitrice ad aria, fa male? Trucchetti per utilizzarla al meglio

La friggitrice ad aria può essere dannosa se utilizzata in modo scorretto. La friggitrice ad aria è un forno ventilato che cucina velocemente, anche a temperature elevate, imitando l’aspetto e la croccantezza dell’alimento fritto nell’olio.

 

Il problema si verifica quando le temperature sono troppo elevate e l’alimento non è protetto, ad esempio da un film di olio, aumentando così la quantità di radicali liberi, AGE e acrilammide.

 

Esattamente come se si esagera con la cottura in forno ad alta temperatura, bruciando il cibo.

 

La friggitrice ad aria può essere un buon alleato per accorciare i tempi di cottura, ma è meglio evitare di cucinare completamente senza olio e massaggiare l’alimento con un po’ di olio prima della frittura per proteggerlo.

 

Il prodotto sarà meno grasso perché si utilizza meno olio rispetto alla frittura in immersione, ma non avrà lo stesso effetto su fegato, colecisti e intestino che ha la frittura in immersione nell’olio.

 

Il consiglio è di utilizzare una piccola quantità di olio, evitare di superare le temperature di 180-190 gradi e utilizzare la friggitrice ad aria con cautela.

Come si contrasta la disbiosi?

Perché a seconda del tipo di disbiosi bisogna scegliere i probiotici adeguati.

  • Se la disbiosi è del tenue tendenzialmente mancano i lattobacilli
  • Se è del colon tendenzialmente mancano i bifidobatteri.

Quindi è fondamentale fare una diagnosi di localizzazione di disbiosi che può essere di un distretto intestinale o di tutto il nostro intestino.

Ma soprattutto andare a correggere i motivi per cui tu hai la disbiosi, che non necessariamente sono gli stessi degli altri.

Le cause della disbiosi sono molteplici e si possono sommare.
Magari sono stati utilizzati antibiotici, chemioterapici, farmaci antinfiammatori in eccesso.
Si consumano troppi zuccheri, anche da prodotti confezionati o grassi, non sani e pro infiammatori.
C’è troppo stress non gestito (lo stress stesso può favorire la disbiosi a causa dell’aumento del cortisolo.
Anche l’esposizione a campi elettromagnetici troppo prolungati può peggiorare la composizione del nostro ambiente intestinale.

Differenze tra eubiosi e disbiosi

In caso di disbiosi intestinale, possiamo trovarci di fronte a due condizioni:

  • Una disbiosi di tipo putrefattivo in cui il sintomo chiave è generalmente la stipsi
  • Una disbiosi di tipo fermentativo e il sintomo chiave è il gonfiore addominale.

La disbiosi di tipo fermentativo è tipica dell’intestino tenue, che è la parte più lunga dell’intestino, quella di tipo putrefattivo del colon, quindi la parte terminale del nostro apparato digerente.

A seconda della localizzazione della disbiosi, cambia la terapia e la gestione della disbiosi sia da un punto di vista nutrizionale, integrativo e terapeutico.

PIZZA E DIETA: SÌ O NO?

La pizza è fatta:

  • Con la farina di qualsiasi tipo, più integrale, meno integrale, con glutine senza glutine.
  • Di una componente grassa: olio e formaggi vari.
  • Una componente proteica, quando viene addizionata anche con delle verdure.

 

Quindi a tutti gli effetti è l’equivalente di un piatto di pasta condito magari soltanto con il pomodoro se è una pizza semplice, l’equivalente di un risotto con delle verdure o l’equivalente di un’insalata di riso che per esempio comprende anche le quote proteiche oltre alle verdure.

 

Quindi, se si mangia nella giusta quantità e in base alle proprie necessità, è l’equivalente di qualsiasi altro piatto che andiamo a consumare durante la settimana.

 

Il problema è che spesso se ne mangia troppa e quindi si ha la sensazione poi di sentirsi troppo gonfi, con la ritenzione idrica e magari la si associa ad altri cibi troppo grassi e troppo carichi di carboidrati.

 

Il mio consiglio è quello di consumare la pizza, prevalentemente a pranzo, così abbiamo più ore durante la giornata per utilizzare questi carboidrati, oppure consumarla tranquillamente a cena stando un pochino più leggeri con i carboidrati durante la giornata prima della pizza.

 

Consumiamo prima un’insalata condita con olio e limone e godiamoci la pizza!