Il cosiddetto “periodo delle castagne” è una fase dell’anno in cui assistiamo alla caduta inesorabile dei nostri capelli.
Ma dipende veramente dalla stagione?
Esistono numerose cause che concorrono alla caduta dei capelli.
Il ciclo follicolare è diviso in tre fasi: anagen, catagen e telogen.
I capelli crescono con modalità e ritmi diversi non trovandosi tutti nella stessa fase.
Difatti, l’attività ciclica del follicolo pilifero si alterna tra periodi di intensa crescita, periodi di stasi o di involuzione. Per questo motivo non abbiamo capelli tutti della stessa lunghezza.
Anagen o fase di crescita: il capello cresce mediamente di 0,3-0,4 mm al giorno e la durata di questa fase è influenzata da fattori ereditari e sessuali, per la donna più lunga, più corta per l’uomo ed è generalmente compresa tra i 2 ed i 7 anni.
Catagen o fase di involuzione: ha una durata molto breve, circa 2-3 settimane durante il quale il capello non si allunga più poiché il follicolo arresta la sua attività proliferativa.
Telogen o fase di riposo: questa fase ha una durata media di 3 mesi, il follicolo è inattivo, il capello è ancora al suo interno, trattenuto da deboli legamenti intercellulari, risale verso l’epidermide con il bulbo proiettato verso l’esterno ed alla prima trazione (nel corso di uno shampoo o nello spazzolamento) questo lascerà il follicolo dove sarà probabilmente già ripartito un ciclo anagen per un nuovo capello.
Fattori che possono causare la caduta dei capelli:
- Anemia da carenza di ferro;
- Carenza di vitamina B12 e acido folico;
- Deficit proteico;
- Diete troppo drastiche;
- Gravidanza, post partum e menopausa;
- Fumo e alcol;
- Eccessivo stress;
Si stima che la caduta normale stia tra i 50 e 150 capelli al giorno.
Tra le principali cause del diradamento progressivo del cuoio capelluto è presente anche l’alopecia androgenetica.
Interessa circa l’80% degli uomini ed è diffusa anche tra le donne.
Non è una vera e propria patologia ma viene vissuta ugualmente come un profondo disagio sul piano psicologico e sociale.
Problemi di tiroide:
I disturbi della tiroide possono influenzare la produzione dei capelli, poiché la tiroide produce ormoni che facilitano e regolano la riproduzione cellulare.
Nell’ipotiroidismo, ad esempio, possono diventare ruvidi e secchi, spezzarsi e cadere facilmente. In caso di ipertiroidismo, può manifestarsi con una abbondante perdita di capelli.
Nell’ambito delle malattie autoimmuni, come la tiroidite di Hashimoto, rientrano patologie come l’alopecia areata. In alcuni casi, in cui i problemi alla tiroide sono più gravi, si può notare una caduta di ogni tipo di annesso pilifero come: ciglia e sopracciglia.
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