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Il grasso viscerale è grasso bianco e produce ormoni che autoalimentano il grasso. È conosciuto come grasso addominale o centrale ma non è il grasso della pancia a cui siamo abituati a pensare! Esso, in realtà, si deposita all’interno della cavità addominale distribuito tra gli organi interni (i visceri), quindi tra l’intestino, il fegato, lo stomaco, ecc…
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Per conoscere la quantità di grasso viscerale è possibile effettuare un test chiamato bio-impedenziometria multifrequenza, che permette di avere una stima in termini di percentuali e chili della quantità di grasso (viscerale e sottocutaneo) in eccesso.
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Il suo aumento è causato da squilibri ormonali, che si verificano a causa di:
- fattori ereditari;
- stress;
- alimentazione scorretta.
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La presenza di grasso viscerale può predisporre lo sviluppo di patologie croniche come l’obesità, l’insulino resistenza, la sindrome metabolica, il diabete mellito, infertilità, malattie cardiovascolari come ictus, infarti e ipertensione, osteoporosi, tumori.
Contribuisce ad aumentare la pressione arteriosa, oltre a favorire l’insonnia e il russamento (e se non dormi bene ingrassi).
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Il grasso viscerale è fortemente legato all’ormone insulina, detto anche ormone ingrassogeno, perchè se in eccesso o prodotto in modo difettoso può favorire l’insulino-resistenza, spesso associata a sovrappeso, policistosi ovarica e l’infertilità.
In menopausa il grasso viscerale aumenta, favorendo il diabete mellito, le malattie cardiovascolari, il sovrappeso.
Il grasso viscerale e la disbiosi favoriscono la steatosi epatica con rallentamento metabolico generale.
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Ognuno di noi è unico e possono essere diverse le cause che portano a sviluppare il grasso viscerale e l’insulino resistenza.
È fondamentale comprendere le nostre necessità personali e intraprendere un piano alimentare biotipizzato idoneo, al fine di correggere le abitudini scorrette e aiutare la nostra salute!
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L’eccesso di grasso viscerale aumenta il rilascio di sostanze pro infiammatorie come l’interleuchina 6 (IL-6), la resistina ed il TNF-α; il PAI-1 (effetto pro-trombotico) e l’ASP (attività stimolante sulla sintesi di trigliceridi ed inibitoria sull’ossidazione degli acidi grassi).
I livelli di adinopectina sono più bassi nell’obeso rispetto al normopeso. La presenza di adinopectina migliora la sensibilità insulinica e l’attività antinfiammatoria. Puoi stimolarne la sintesi grazie al consumo di frutti rossi e mele.
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L’eccesso di grasso addominale è in diretto rapporto con la circonferenza della vita. In particolare, il rischio cardiovascolare diventa clinicamente rilevante quando si raggiungono i valori soglia di 102 cm di circonferenza a livello ombelicale nell’uomo e 88 cm nella donna. Tu che circonferenza hai?
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