Sicuramente hanno un ruolo chiave nello sviluppo dell’obesità ma esistono altri imputati come la carenza di vitamina D, una vitamina indispensabile per mantenersi in buona salute e non solo per rimanere in forma.
Tale vitamina, alla ribalta da pochi anni, è chiamata in causa nella salute dell’osso ma anche nella prevenzione dei tumori, dell’efficienza del sistema immunitario, nello stress, nel benessere dell’apparato cardiovascolare, ecc… cosa ha a che fare quindi con l’aumento di peso?
Un nuovo studio pubblicato su PLoS One ci fornisce nuove prospettive per la coprensione del problema, dimostrando che, almeno in età pediatrica, l’adiponectina, una molecola prodotta dal tessuto adiposo, è direttamente coinvolta nell’obesità e che l’assunzione di vitamina D è in grado di regolarne la produzione.
L’esatto rapporto che intercorre tra obesità e carenza di vitamina D non è ancora stato chiarito anche se si suppone che chi è obeso si esponga meno a sole che è essenziale per la produzione endogena di vitamina D e che essendo la stessa una vitamina liposolubile, rimane “intrappolata” nel tessuto adiposo non rendendosi disponibile.
Sia l’obesità sia il deficit di Vitamina D sono associati ad altre patologie come l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito, l’insulino resistenza, la steatosi epatica e la sindrome metabolica.
Per cercare di comprendere il legame tra il deficit della e l’obesità, gli scienziati hanno studiato le modificazioni nell’espressione delle proteine presenti nel sangue in bambini obesi con o senza carenza.
Sono state identificate 53 proteine plasmatiche con differente espressione nei soggetti obesi deficitari di questa vitamina rispetto a coloro che ne presentavano adeguati livelli.
Tra queste proteine, l’adiponectina, prodotta dal tessuto adiposo, è confermata ridotta nei soggetti con deficit di vitamina D, con miglioramento dopo supplementazione per 12 mesi. È stato, inoltre, rilevato un effetto diretto sulla sintesi di adiponectina a livello delle cellule adipose.
Questa scoperta potrebbe aprire la strada non solo ad una maggiore comprensione del ruolo della carenza di vitamina D nell’obesità, ma anche dell’eventuale effetto protettivo dell’assunzione di vitamina D in età pediatrica rispetto ai danni causati dall’infiammazione associata alle forme di obesità che colpiscono i bambini.
Come assumere Vitamina D?
Conosciuta soprattutto per favorire l’assorbimento del Calcio, la Vitamina D si trova in alcuni alimenti come le uova, il pesce (salmone, sgombro, aringa), il fegato.
Si può assorbire anche con l’esposizione al sole, è importante dunque approfittare delle belle giornate per ricaricarsi all’aria aperta, stando sempre attenti alla protezione solare.
Si può, inoltre, assumere con alcuni integratori a base naturale, è importante però non decidere autonomamente quali e quanti prenderne poiché un dosaggio eccessivo può creare il fenomeno dell’accumulo e dare intossicazione di vitamina D con spiacevoli effetti indesiderati.
È bene verificare mediante una semplice analisi del sangue se si è effettivamente in carenza di vitamina D e solo a quel punto integrarla nella propria dieta.
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