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Pancia lenta o troppo veloce? Vediamo perché.

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Pancia lenta o troppo veloce? Vediamo perché.

Tempo di lettura: 1 minuto

La pancia lenta, costipazione, stipsi o stitichezza che dir si voglia, è uno dei problemi che riscontro più di frequente quando visito un nuovo paziente. È talmente connaturata in alcune persone che è ritenuto quasi normale liberarsi delle scorie 3-4 volte a settimana e quando, se va bene, ci si riesce regolarmente a giorni alterni sembra un’eccezionalità. Ebbene, io non sono affatto contenta di questa normalità errata.

 

Si dovrebbe evacuare tante volte quante si mangia per tenere il bilancio in pareggio, entrate e uscite, senza accumulo di tossine. È quello che ci si aspetta da un neonato affinché sia in salute: infatti i neonati mangiano e sporcano il pannolino e, se non lo fanno con regolarità, i genitori si preoccupano. Per stitichezza si intende quindi un rallentamento nella progressione del contenuto del colon sino all’espulsione mediante lo svuotamento dell’ampolla rettale.

 

Il colon ha un suo sistema nervoso le cui funzioni principali sono:

 

  • la produzione della serotonina, l’ormone del buon umore e deputato al funzionamento della muscolatura del colon (quando sei stitico, infatti, peggiora l’umore in senso depressivo e catastrofico, per poi migliorare quando evacui o, al contrario, ti senti nervoso e irrequieto se hai la dissenteria);
  • la regolazione del riassorbimento mediante un’azione sui vasi sanguigni e linfatici situati sotto la mucosa del colon;
  • la regolazione immunitaria per attivare la protezione o l’espulsione di sostanze tossiche, virus, batteri, pesticidi ecc…

 

Il sistema nervoso intestinale, tramite il GUT-brain-axis, è in stretta relazione con il sistema nervoso centrale (quello che è nella nostra testa). Questo comporta un effetto sull’intestino da parte di stimoli esterni e viceversa. Per esempio, il comando di trattenersi dall’evacuare perché magari stiamo guidando fa sì che si inibisca lo stimolo allo svuotamento; al contrario un’emozione forte o una paura come quella di un esame o un colloquio di lavoro, in persone sensibili possono scatenare una diarrea.

 

Se invece abbiamo un intestino molto sensibile, sia allo stress sia agli alimenti, potremmo avere reazioni opposte alla stipsi e soffrire di diarrea, che è l’espulsione di feci liquide più volte al giorno, con o senza dolore addominale, ma comunque invalidante perché capita in ogni dove ed è incontenibile.

 

Per capire se il nostro intestino evacua nel modo corretto possiamo avvalerci della Scala di Bristol e stabilire se siamo in parametri normali.

 

Se la tua pancia, invece, è troppo lenta o troppo veloce, ti consiglio di leggere il mio libro “La Dieta della Pancia” per ritornare in salute e fare pace con i capricci della tua pancia una volta per tutte.

 

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