Un altro aspetto molto importante è imparare a gestire le emozioni. Non è difficile e, in alcuni casi, può essere anche divertente. Si può cominciare con la visione di un film d’azione, di guerra, horror, d’avventura, di fantascienza ecc…, immedesimandosi in un personaggio, cercando di vivere in prima persona le situazioni e allenando le emozioni che, sebbene scaturiscano da un film, sono vissute realmente dal nostro cervello; non è come viverle nella realtà, ma è già un primo passo.
Ogni tipo di allenamento per contrastare questa condizione è soggettivo e personalizzato in quanto si deve percepire un gradevole senso di impegno fisico o respiratorio ma non si deve mai avere la sensazione di sforzare troppo per non avere l’effetto opposto cioè la percezione di una sensazione sgradevole.
La gradualità e la soggettività dell’allenamento possono variare nella stessa persona che può avere lo stesso tipo di stress in periodi diversi della sua vita.
Alcuni soggetti per un certo periodo vivono di rendita in quanto riescono a gestire lo stress non praticando più l’allenamento e la respirazione per un po’. Questo però può comportare il fenomeno detto “andamento ciclico”: si possono ripresentare sintomi di stress non gestito che si erano ridotti o scomparsi nel tempo.
Per diventare più forti e resistenti nei confronti della paura irrazionale che, logorando il sistema nervoso, induce stanchezza, e ottenere miglioramenti e benefici di solito, possono bastare pochi mesi; ciò sarà di incoraggiamento per proseguire il percorso.
Nel mio libro “Vincere la Stanchezza lo stress e la fatica” troverai nel dettaglio quali allenamenti e tecniche respiratorie seguire per contrastare i sintomi dello Stress e ritrovare il proprio benessere.
Alessandro Gelli
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