Con il termine dieta mediterranea si intende un regime dietetico basato sull’assunzione, in grande quantità e nettamente prevalente, di verdure, frutta, legumi, noci, cereali e cibi integrali insieme all’olio d’oliva (come fonte principale di grassi) e pesce, mentre la carne, in particolare quella rossa ed i suoi derivati (insaccati ed affettati vari), è consumata in quantità moderata.
Gli affettati e le carni lavorate sono spesso addizionate di nitriti e nitrati che all’interno dello stomaco vengono convertiti in nitrosammine, cancerogene per l’apparato digerente. Se ne sconsiglia pertanto il consumo. È possibile optare per affettati che in etichetta riportano la dicitura “senza nitriti”.
Per tamponare la presenza dei nitriti e nitrati è possibile consumare contestualmente acido ascorbico (vitamina C) che riduce la formazione delle nitrosammine.
La dieta mediterranea vera ed originale consiste nel consumo di frutta, verdura, cereali integrali (non pane, pasta e pizza da farine raffinate), legumi, olio extra vergine d’oliva, semi oleosi, pesce, uova, pochi latticini e carne. Questa è associata ad una bassa mortalità per tutte le cause, contrasta le malattie cronico-degenerative come l’osteoporosi, le malattie cardiocascolari, l’artrosi e la sindrome metabolica.
La dieta mediterranea esercita un miglior controllo della glicemia (bassi livelli di glucosio e di emoglobina glicata) e dell’insulina in parte grazie al consumo di amidi complessi associati ai legumi.
È positivamente associata con la longevità. Studi recenti hanno associato a questo modello nutrizionale il riscontro di una maggiore lunghezza dei telomeri, uno dei biomarker dell’invecchiamento.
I telomeri sono i cappucci protettivi dei cromosomi depositari del nostro DNA. Con l’invecchiamento i telomeri si accorciano esponendo il DNA ad un maggior numero di “incidenti” che causano anomalie nel DNA che possono riperquotersi sullo stato di salute.
DIETA MEDITERRANEA, CERVELLO E DEMENZA
La Dieta Mediterranea sembra ridurre l’insorgenza delle malattie neuro-degenerative come la malattia d’Alzheimer. Il maggiore consumo dei cibi che ne costituiscono l’ossatura (verdura, frutta, legumi, cereali, pesce, frutta secca ed acidi grassi monoinsaturi (MUFA) come l’olio d’oliva a scapito di un minore consumo di carne, latticini ed alcool), sembra infatti costituire un fattore di protezione nei confronti di queste patologie.
Ecco perché i centenari italiani sono coloro che in modo istintuale hanno seguito eseguono la dieta mediterranea, ricordanci che è sempre bene mangiare poco e spesso prodotti di stagione e freschi piuttosto che abbuffarsi di cibo raffinato, confezionato ed addizionato di conservanti.
BIBLIOGRAFIA SCIENTIFICA
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