Molti non sanno che esistono due tipi di grasso:
Il grasso bianco: è un deposito costituito da cellule con una grande goccia lipidica, con un nucleo schiacciato in periferia e pochi mitocondri (centrali energetiche della cellula). Esso è distribuito in tutto il corpo, nel sottocutaneo e tra i visceri.
Il grasso bruno: costituito da una cellula ricca di piccole gocce lipidiche, tanti mitocondri e un nucleo centrale, scarsamente distribuito nell’adulto e presente prevalentemente nel neonato, ma che può essere indotto con l’esposizione alle basse temperature per produrre calore, è una fornace metabolica che “brucia” calorie e genera energia.
50 g di grasso bianco sono un deposito di circa 450 kcal, 50 g di grasso bruno possono consumarne 450.
Per questo è molto importante attivare il più possibile il grasso bruno, anche se la normale quota fisiologica di grasso bianco deve essere mantenuta soprattutto nelle donne che necessitano dell’adipe per il naturale equilibrio ormonale tipico dell’età fertile. Infatti, nelle donne molto magre si ha la sospensione del ciclo mestruale.
Molte persone pensano che diventare grassi sia una questione di genetica e non considerano altri fattori molto importanti. Ciò che fa la differenza è l’ambiente, il condizionamento psichico e fisico, anche attraverso i messaggeri chimici (cibo) che dialogano con il sistema ormonale.
Gli squilibri ormonali, molto spesso dovuti a condotte e stili di vita sregolati e al consumo di alimenti sbagliati, possono causare un’alterazione della distribuzione del grasso e, a seconda dell’ormone prevalente e del Biotipo, si può osservare una distribuzione tipica del grasso.
Nei miei libri “La Dieta dei Biotipi”, “La Dieta della Tiroide” e “La Dieta della Pancia” trovi nel dettaglio come consumare il grasso attraverso il cibo, l’allenamento e la gestione dello stress.
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