Inoltre, tengo il mio modem Wi-Fi di ultima generazione con potenti impulsi Burst lontano dal mio corpo vari metri.
Non parliamo poi delle attuali quarantadue (ben quarantadue) reti Wi-Fi che attraversano la mia testa e tutto il mio corpo mentre scrivo e di cui solo una è generata nella mia casa e nel mio ufficio. Non credo che a oggi siano stati fatti studi a lungo termine sugli effetti che possono avere così tante reti Wi-Fi, tutte attive contemporaneamente, sulla nostra fisiologia funzionale.
Non tutti possono concedersi il lusso di vivere in campagna, in riva al mare o in alta montagna immersi nel verde e fare il carico di ioni negativi.
La maggior parte di noi vive al chiuso, in ufficio, in casa, in macchina, bersagliato da ioni positivi, dall’inquinamento atmosferico e dall’inquinamento elettromagnetico.
Numerosi studi, soprattutto sui bambini, dimostrano quanto i CEM possano influenzare l’attenzione, la salute, la memoria, la sintesi degli ormoni rigeneranti come la melatonina, interferire sulla qualità del sonno e addirittura sulla flora batterica intestinale in negativo.
Questo non significa andare contro corrente e gettare tutti i dispositivi elettronici, che per noi sono diventati di vitale importanza, ma imparare a gestire tali apparecchiature in modo consapevole, utilizzandole con intelligenza.
Ecco i consigli-compromessi pratici, basati sulle ricerche ed esperienze di Alessandro Gelli per favorire una migliore gestione dei CEM, senza dover rinunciare ai dispositivi elettronici.
- Non tenere lo smartphone acceso o in modalità aerea sul comodino quando vai a dormire.
- Utilizza una sveglia a pile da tenere sul comodino oppure posiziona lo smartphone almeno a due o più metri dalla testa, se vuoi utilizzarlo come sveglia.
- Stacca la spina della luce che hai sul comodino quando vai a dormire.
- Se hai una postazione fissa di lavoro, utilizza o installa una tastiera esterna anziché abusare di quella del notebook stesso.
- Tieni un generatore di ioni negativi vicino alla postazione di lavoro.
- Non utilizzare lo smartphone per “noia” ma solo per necessità.
- Cerca di spegnere lo smartphone quando rientri in casa (imponiti degli orari di riposo dalla connessione alla rete).
- Di notte spegni il router o modem Wi-Fi perché di notte non lo utilizzi e non ha senso farsi attraversare dal Wi-Fi senza necessità.
- Non tenere lo smartphone attaccato al corpo quando non lo utilizzi, ma conservalo in borsa.
- Cerca di utilizzare il più possibile il viva voce (senza tenere il cellulare attaccato all’orecchio) dello smartphone perché gli auricolari o il Bluetooth non riducono l’intensità dei CEM.
Queste sono indicazioni di tipo precauzionale, non bisogna diventare paranoici, ma è necessario sapere come funzionano questi dispositivi e gestirli al meglio, riducendo così il più possibile sia l’intensità sia il tempo di esposizione ai CEM più comuni dell’era moderna.
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